giovedì 20 gennaio 2011

Silvano Campeggi (1923-2018)

Il nostro forse più celebre cartellonista cinematografico, chiamato in USA nel Dopoguerra a ideare e realizzare per le maggiori case produttrici più di 3000 manifesti e locandine in trent’anni, alcune rimaste davvero nella memoria collettiva: Via col vento, Un americano a Parigi, Cantando sotto la pioggia, West Side Story, La gatta sul tetto che scotta...

Tornato in Italia nel 1973, realizza grandi quadri e ritratti per l’Arma dei Carabinieri, più il ritratto di Salvo D’Acquisto per il francobollo commemorativo dalle Poste Italiane nel 1975. Alcune mostre recenti sono state l’occasione per ritrarre attori e registi conosciuti a Hollywood, oltre a nuovi dipinti ispirati al calcio storico fiorentino, poi allestiti in mostre in Toscana e a Lione (qui accanto il disegno per una sulla Giostra del Saracino): nel 1999 il Comune di Firenze lo nomina Magnifico Messere del calcio in costume e l’anno seguente riceve il Fiorino d’Oro, massimo riconoscimento cittadino.

Oltre al sito ufficiale e alla voce su Wikipedia (solo in inglese), in Rete si trovano suoi profili in siti editoriali e da una mostra su Pinocchio del 2003, oltre a quella aperta fino allo scorso autunno dove vive in provincia di Firenze.

A parte la bella chiaccherata su Fumetto dell’ANAFI di tre anni fa e le raccolte più o meno virtuali di manifesti, una manciata di sue opere è visibile, oltre a più di un’intervista filmata e documentari apparsi in occasione delle mostre più recenti.

Testimone diretto di un’epoca dove la comunicazione visiva legata a un prodotto cinematografico era quasi interamente nelle sue mani, con il suo lavoro rimane ancora un punto di riferimento oltre che una continua fonte di emozioni.

Purtroppo, prosegue qui... 

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